Olanda, Grecia, Regno Unito, Norvegia e Italia (Sardegna), tutti intorno ad un tavolo (virtuale) per riprendere il percorso di collaborazione che si è interrotto bruscamente a causa della pandemia da Covid-19. Si può sintetizzare così la videoconferenza della Fondazione Internazionale Asklepios che si è tenuta questo pomeriggio e che ha visto protagonisti Eelco Damen (presidente della Fondazione); Iris Eppink (segretaria generale della Fondazione); Kitty Mylonopoulou e Athinà Frangouli (Society of Social Psychiatry and Mental Health di Atene); Marcel Carpay e Age van der Veer (Gruppo Cordaan, Amstedam); Dominic Gardner e Baxi Sinha (Tees Esk and Wear Valleys NHS Foundation Trust, Regno Unito); Gro Merete Gronvold Eilertsen e Vergard Oksendal Haaland (Sorlandet Sykenhus, Kristiansand, Norvegia) e Federico Cheri (Centro Servizi Consorzio N.E.T., Cagliari, Sardegna). Dopo un breve scambio di informazioni riguardanti gli effetti del coronavirus nei rispettivi Stati di appartenenza, il meeting si è concentrato sulla pianificazione delle nuove attività / iniziative che dovranno caratterizzare il prossimo futuro della Fondazione. Tra queste, l'individuazione di apposite opportunità di collaborazione transnazionale nell'ambito della progettazione europea, con uno specifico focus su tematiche quali, terza età, demenza e salute mentale. In questo senso, i prossimi mesi vedranno l'intensificarsi delle riunioni a distanza, in attesa di poter partecipare di persona al board meeting, con relativo seminario, previsto a Cagliari nel mese di ottobre 2020.